L’omofobia dal greco homo uguale e fobia paura, è appunto la paura delle relazioni tra sesso dello stesso tipo: omosessuali, bisessuali e transessuali. L’Unione Europea la condanna analogamente al razzismo e al sessismo. L’omofobia è costituita da pensieri avversi all’omosessualità. Esistono tre possibili definizioni del termine omofobia : L’accezione pregiudiziale ovvero il pensare all’omosessualità come ad una malattia , L’accezione discriminatoria ovvero il discriminare una persona in base al sua orientamento sessuale e quindi ritenerlo un comportamento sbagliato, l’accezione psicopatologica ovvero il pensare all’omofobia come una paura/fobia.
Chi era Alan Turing?
Alan Turing nasce il 23 giugno 1912 in Inghilterra e muore all’età di 42 anni .E’ famoso per essere un matematico ma anche il primo studioso di computer della storia .Durante la seconda guerra mondiale quando gli aerei da combattimento tedeschi si mandavano informazioni i computer per 24 ore mandavano i messaggi criptati . Touring creò un metodo che riusciva a decodificare i codici , quindi senza di lui forse non saremmo qui .Ma perché vi stiamo parlando proprio di lui? Omosessuale , venne ripudiato dalla società e non gli furono attribuiti i giusti meriti ,questo perché nel ventesimo secolo l’essere omosessuali era considerata una malattia e, nel 1952, quando si trovava all’università di Manchester e aveva 39 anni, fu arrestato con l’accusa di “grave oscenità e condotta indecente” per via della presunta (poi apertamente riconosciuta) relazione omosessuale con un altro uomo, il 19enne Arnold Murray . In preda alla disperazione si suicidò mangiando una mela avvelenata . Se ci pensate il simbolo della marca di telefoni più famosa al mondo “Apple “ è proprio la mela avvelenata di Turing .
La situazione in Inghilterra
Già a inizio secolo gli omosessuali a Londra sono sempre più socializzati in luoghi pubblici come pub, caffetterie e luoghi di tè e la loro realtà si fa forse più palese. Le cameriere assicurano che una sezione della catena di ristoranti Lyons Corner House in Piccadilly Circus era riservato per gli omosessuali il luogo divenne divenne noto come il Lily Pond.
La società britannica di psicologia per lo studio del sesso è fondata da un gruppo di teorici e attivisti, con Edward Carpenter come presidente. Carpenter è stato uno dei sostenitori della teoria che vedeva l’omosessualità come un terzo sesso ed ha vissuto apertamtente col proprio amante George Merril. La società era particolarmente attiva nel campo dell’informazione, con l’obiettivo di combattere la discriminazione legale contro gli omosessuali attraverso la comprensione scientifica. I membri includevano George Cecil Ives, Montague Summers, Stella Browne, Laurence Housman, Havelock Ellis, George Bernard Shaw e Ernest Jones..il “Criminal Law Amendment Act” viene modificato ed approvato alla Camera dei comuni (Regno Unito) per includere una sezione atta a far considerare illegali gli “atti di grave indecenza” sessuali tra donne . Tuttavia la sezione proposta venne sconfitta alla Camera dei lord e quindi non è mai diventata legge. Durante i primi anni ’50 ben mille uomini sono stati rinchiusi in prigione in Gran Bretagna ogni anno per mezzo del diffuso giro di vite della polizia contro i reati omosessuali. Uomini infiltrati in qualità di agenti provocatori portavano all’adescamento di persone gay nei luoghi pubblici; lo stato d’animo prevalente era di paranoia malcelata. Questi avvenimenti storici potrebbero sembrarci molto distanti dalla realtà attuale e in alcuni aspetti lo sono ma per altri ci sono ancora molte ingiustizie verso gli omosessuali .Basta pensare alla terapia di conversione che consiste nel variare atteggiamenti comportamentali di una persona per portarla forzatamente dall’omosessualità all’etero sessualità dove si ricorrere addirittura all’esorcismo. Sia medici che scienziati trovano questa “cura” completamente inadeguata e dannosa per le persone che la subiscono.
Questi sono casi estremi ma che fanno capire fino a che punto l’omofobia sia ancora presente.
E oggi…
Ovviamente il fenomeno dell’omofobia si estende a livello mondiale e persiste ancora oggi, anche se nella maggior parte dei paesi l’omosessualità non viene più vista come una malattia o un reato. Nelle scuole si cerca di sensibilizzare sull’argomento e sono stati aperti tantissimi forum online per le comunità LGBT dove possono entrare in contatto con persone appartenenti alla stessa comunità. Sono state anche create le Pride, delle manifestazioni contro l’omofobia dove può partecipare chiunque. In Canada nel mese di Gennaio è stata sulla bocca di tutti la storia di Yannick Nézet-Séguin. Non che lui sia fresco di coming out , dato che non ha mai fatto mistero della sua relazione con il violinista Pier Tourville, ma il fatto che “quel posto” sia per la prima volta occupato da un artista apertamente omosessuale ha titillato la stampa, e di conseguenza la morbosità collettiva Da settembre il maestro è diventato, anche con una buona dose di autocompiacimento, la mosca bianca della classica, ben supportato da un sostanzioso articolo apparso nei giorni scorsi sul New York Times che titola:” Il Met ha un direttore d’orchestra gay. Sì, questo conta.” Da questi eventi è possibile comprendere come la società abbia fatto dei progressi rispetto al passato, da cui abbiamo tratto la storia di Alan Turing come esempio. Ora non è più una notizia scandalo il fare coming-out; può causare fraintendimenti e ci possono essere incomprensioni, ma c’è comunque la possiblità di essere accettati nella società, dato che adesso la civiltà ed il rispetto sono concetti più diffusi. Questi fraintendimenti possono essere causati dall’incapacità di alcuni di essere sinceri nei confronti di chi gli stà attorno, dato che sono pochi coloro che riescono a comprendere cosa si prova ad essere considerati diversi dagli altri, ma soprattutto ad essere costantemente oggetto di pregiudizi. Ad esempio, i transessuali. Più che umiliazione, talvolta li si riconosce come persone insicure sulla loro identità, che ancora non hanno le idee chiare sulla loro natura. L’omofobia rimane una delle tante piaghe della società, categorizzata abbastanza grave quanto la violenza sulle donne, l’irriverenza verso chi è di un’etnia differente dalla nostra, o l’indifferenza. Anche quest’ultima può ricollegarsi con l’omosessualità, dato che chi è oggetto di pregiudizi, tende a diventare anche oggetto di bullismo. E sicuramente, l’indifferenza n’è la base. Sarebbe un bel gesto aiutare chiunque si trova insicuro riguardo la sua persona, invece che fargli pesare quanto sia diverso rispetto chi gli stà attorno; è bello far capire alla gente omosessuale che il loro non è un difetto ma una bellissima qualità, e che non c’è nulla di sbagliato nell’esprimerla, nel viverla al massimo, e nell’avere il coraggio di opporsi agli scettici. Tante cose sono cambiate in questi anni, a partire proprio dagli atteggiamenti nei confronti della diversità. Perché l’obbiettivo di noi giovani è questo: stravolgere gli standard, far capire che nulla può o deve essere chiamato “normale”.
Sveva Ricchiari 3^O